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lunedì 14 maggio 2012

Tavolo modulare: cambio impostazione

Il lavoro sul mio tavolo modulare continua con un buon ritmo. E con una interessante novità progettuale. Invece di provare e prevedere ogni singola composizione che ruotando i nove quadri posso ottenere, ho pensato di destrutturare i quadrotti.

Sostanzialmente ho deciso che le elevazioni dei quadri che compongono il tavolo non siano "fissate" sullo stesso, ma semplicemente appoggiate.


E' l'uovo di Colombo? Forse, ma intanto mi permette di:

  • incrementare la modularità del tavolo, e potenzialmente di aggiungere elevazioni anche in un secondo tempo senza dover rifare un altro quadro (senza contare che si possono impilare tra loro).
  • ottimizzare lo stoccaggio, infatti le varie parti "elevate" possono trovare uno spazio l'una dentro l'altra, e comunque essere ordinate in maniera più agile.
  • creare combinazioni di "stili", non ultimo: posso creare due lati completamente diversi tra loro: un lato nuovo e intatto e suo opposto logoro e abbandonato.
Tutto questo si paga solo considerando che la "scatola" che ho creato sul quadrato della chiesa, va fatta autoportante, e se voglio che sia duble face chiuderla da entrambi i lati. Poco, male perchè un ulteriore vantaggio di questo metodo è che posso fare gli stessi quadrati a doppia faccia: cittadino da un lato, campagnolo dall'altro. 
La conseguenza vantaggiosa è che mi basta poco per fare quattro pezzi pronti all'uso, senza nemmeno finire di scolpire la strada e farne il relativo stampo.

Ok, vediamo in pratica la questone. Parto dal Castello che già avete visto in molte salse, con l'aggiunta di un Aggetto (non colorato, il materiale è nero di suo, con il tetto in resina color panna).

L'idea base era quella di alzare la base del castello per poter creare uno scenografico ponte levatoio:
Un dettaglio laterale dell'aggetto e del castello, il ponte levatoio manca 
Sotto il castello si nota l'elevazione, che non è altro che una scatola di polistirene, la parte colorata di nero è stata giù scolpita con la tecnica della matita e del sasso, la parte posteriore si presenta invece prima della lavorazione.

Prossima foto, apriamo il castello, voglio qualcosa di meno militare, ma altrettanto imponente:


Ho tolto due sezini di mura, spostato l'aggetto e modificato la pianta della parte in "elevazione". Da qui si vede anche il quadro c.d. della chiesa. Penso che il cimitero sarà sovrapponbile e non fisso, viene benissimo utili in altri modi quel pezzo.
In questo modo ho una casa di campagna, mediamente fortificata, potrei aggiungere qualche casa per rendere il tutto più omogeneo.

Ho voluto poi creare una cinta muraria cittadina:

L'obiettivo in questo caso era di rendere la visione d'insieme più movimentata che piazzare le sezioni lineare una dietro l'altra, e dunque una parte è elevata,  l'altra invece più bassa.

Ho deciso dunque, di provare una configurazione completamente aperta dei pezzi del castello. Ho pensato ancora ad una casa con qualche fortificazione, e delle pertinenze delimitate.




In pratica per accedere alla casa o passo sotto l'aggetto ed entro in un cortile e poi salgo la scalinata, oppure entro tramite l'edificio basso all'estrema destra della prima foto.

Infine ho voluto modificare di nuovo la struttura del tavolo, limitandomi a 4 pannelli ( dunque sostanzialmente 80x80 cm), ho immaginato una piccola azienda agricola, che conserva qualche struttura di difesa. 
Si entra da una scala che conduce ad una porta sotto l'aggetto. Sulla sinisra il magazzino e una torre merlata.




Passato l'aggetto ci si trova su un piccolo aia (dove ci sono le botti), da cui si accede ad una ipotetica stallae poi al piano superiore dell'edificio (e alla parte alta della torre signorile.
Noterete che manca in realtà un accesso "carrabile". E' vero, ma solo perchè manca il famoso ponte levatoio del castello, infatti ci sarà una sezione mobile e una sezione fissa, la quale servirà proprio in queste occasioni.

Ammetto che di lavoro per tirare fuori i primi quattro pannelli è molto, ma con questa soluzione sarà decisamente più facile avere una "progressività", e dunque poter intervallare la costruzione con qualche partita sul campo!

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