Tempus Fugit!
Mi rendo conto sempre più spesso di vivere una vita un pò "sparata". Insomma non sono in ritardo, ma mai in anticipo. E intanto il termine del contest "trofeo dei mimimondi" incombe (18 settembre ore 23.59).
Ho completamente abbandonato il gesso o il D-plast per i master per guadagnare tempo (e soprattutto evitare di imbrattare casa), e ho usato il polistirene da coibentazione.
l'ingresso che conduce al portico, con il ponte levatoio abbassato |
Premetto che il polistirene utilizzato si trova in spessori da 3 cm (60*120 sono i pannelli standard da coibentazionem, quello da 2cm di solito è eccessivamente poroso).
Nel mio caso è stato laminato con apposita macchinetta a filo caldo, che non possiedo. Avere degli amici è fondamentale, e in questo caso ringrazio Giuseppe che me lo ha regalato degli spessori di 9 e 3 mm!
Dunque il primo passo è disegnare le pareti e tagliarle:
Le pareti devono poi essere "scolpite" prima dell'assemblaggio. In questo caso, visto le grosse porte, ho scolpito anche l'interno.
Tecnologia avanzatissima per gli strumenti: taglierino e matita 0,5 mm, righello consigliato. E' un operazione noiosa (molto noiosa).
Intervallo il lavoro con delle improvvisate prove di montaggio a secco
Si svela in questo primo passaggio la forma della torre portaia vera e propria: il ponte levatoio verrà posto davanti ad uno degli archi del porticato, sarà l'ingresso vero e proprio a cui persone e merci accederanno dopo aver oltrepassato il ponte.
Il ponte levatoio sarà con del tipo autobilanciato con i bolzoni (le travi superiori). E' la versione più avanzata dei ponti levatoi, le travi che sporgono rientrano nei solchi superiori a ponte chiuso, e considerata attentamente la bilanciatura dello stesso è manovrabile da un solo armigero.
Ecco qui le prime pareti incollate tra loro, con la prima mano di colore sugli interni. A presto per i dettagli sul ponte!
Se davvero bravo. E meno male che vai di fretta!!!
RispondiEliminaSei super bravissimo. Ciaio
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